Pioli figurina

La carriera da calciatore e allenatore di Stefano Pioli figurina, presente in tante raccolte Calciatori Panini, le squadre in cui ha giocato, le squadre che ha allenato dal 1983 al 2024. – STORIE PANINI ALBUM

Pioli figurina, confronto tra le varie stagioni, da calciatore ad allenatore, grazie alle raccolte calciatori panini, quelle di oggi e quelle di una volta, raggruppate in una play list e in un canale dedicato whats app:

Stefano Pioli figurina, la Storia Calcistica

Stopper di incredibile talento, Stefano Pioli ha iniziato la sua avventura calcistica nel Parma, dove ha trascorso un biennio eccezionale prima di trasferirsi alla Juventus nel 1984.

In bianconero ha lasciato il segno per tre anni come comprimario, contribuendo alla conquista di trofei memorabili, come la Coppa dei Campioni, la Coppa Intercontinentale e lo Scudetto.

Nel 1987, ha indossato la maglia del Verona per poi approdare due anni dopo alla Fiorentina, dove ha trascorso ben 6 anni, centrando la finale di Coppa UEFA e vincendo il campionato di Serie B nel 1994.

Nelle ultime fasi della sua carriera, Stefano ha vestito le magliette del Padova, Pistoiese, Fiorenzuola e Colorno, dimostrando sempre grande impegno e professionalità.

Pioli figurina allenatore, la carriera

Ma non è finita qui, perché Stefano Pioli si è poi trasformato in un allenatore di successo.

Ha iniziato con le giovanili del Bologna, vincendo il campionato Allievi, prima di passare al Chievo.

Nel 2003, ha preso il timone della Salernitana in Serie B, portandola ad una tranquilla salvezza.

L’anno successivo, è diventato l’allenatore del Modena e ha raggiunto le semifinali dei playoff, dopo una prima stagione terminata al quinto posto.

Anche con il Grosseto e il Piacenza ha dimostrato le sue qualità e la sua grandissima passione per questo sport.

Insomma, la storia di Stefano Pioli è quella di un grande campione, sia in campo che fuori, che ha sempre lottato con tenacia, dedizione ed entusiasmo.

Pioli, l’allenatore che cavalca le sfide del calcio

La sua cavalcata inizia con il Modena e prosegue con il Parma, dove si fa notare al punto da debuttare come tecnico in campo europeo, nel 2006 quango compare per la prima volta Pioli figurina allenatore.

Nonostante questo, il suo cammino in campionato ha alti e bassi e nel mese di febbraio, il tecnico emiliano cede il posto a Claudio Ranieri.

Ma Pioli non si arrende e si rilancia con il Grosseto nel 2007-2008 e l’anno dopo passa al Piacenza, guadagnando l’ennesima salvezza.

Successivamente, alla guida del Sassuolo, conquista uno storico quarto posto in Serie B, prima di uscire in semifinale playoff contro il Torino.

Pioli torna così in prima divisione, al Chievo (seconda Pioli figurina allenatore), dove ottiene un ottimo undicesimo posto nel 2010-2011. Ma la sua voglia di primeggiare lo porta ad accettare la sfida del Palermo, dove rileva Delio Rossi. Tuttavia, Zamparini non è soddisfatto e Pioli viene esonerato il 31 agosto, prima dell’inizio del campionato.

Pioli allernatore Bologna

Non si scoraggia e, nell’ottobre 2011, viene ingaggiato dal Bologna, dove chiude la stagione al nono posto. Non contento, conduce i felsinei alla salvezza anche nel 2012-2013. Tuttavia, nel gennaio 2014, nonostante la tranquilla posizione di classifica, viene esonerato.

Ma il destino è dalla sua parte e, poco dopo, approda sulla panchina della Lazio, dove dimostra ancora una volta la sua abilità di cavalcare le sfide del calcio.

Alla Lazio

Il 12 giugno 2014 è stato il giorno in cui Pioli ha preso le redini della Lazio come il loro nuovo allenatore principale, portando la squadra biancoceleste al terzo posto in classifica e alla finale di Coppa Italia nella sua prima stagione.

Nonostante la sconfitta nella finale contro la Juventus, è stato un anno esaltante per la squadra. Tuttavia, il secondo anno è stato meno fortunato, con l’eliminazione della squadra dai preliminari di Champions per mano del Bayer Leverkusen e l’esonero di Pioli dopo una pesante sconfitta contro il derby nel mese di aprile.

Pioli in nerazzurro

Nel novembre successivo, Pioli ha accettato la sfida di diventare allenatore dell’Inter, sostituendo De Boer. Dopo aver riportato la squadra alla vittoria e salito in classifica, la squadra ha deciso di lasciarlo da solo, costringendo la società a esonerarlo prima del termine del campionato.

Subito dopo in Viola per 2 anni

Però, l’anno successivo lo ha visto di nuovo sulla panchina come allenatore della Fiorentina, in una stagione segnata dalla scomparsa del capitano Davide Astori. Nonostante le difficoltà, il tecnico ha portato la squadra alle semifinali di Coppa Italia prima di dimettersi a causa di dissidi con la società.

Fino ad oggi 2023-24 sulla panchina del Milan

Ora Pioli ha trovato la sua casa al Milan, dove sta dimostrando la sua abilità come allenatore con la sua strategia vincente e tenace. Lasciamo che il suo lavoro parli da solo.

Il 9 ottobre 2019 è stata una data cruciale per il Diavolo, con l’ingresso di un nuovo allenatore sulla panchina.

Dopo una difficile partita casalinga contro il Lecce, il nuovo coach ha finalmente ottenuto la sua prima vittoria con la SPAL.

Ma la vera svolta della stagione è stata l’arrivo di due campioni esperti nel mercato di gennaio: Zlatan Ibrahimovic e Simon Kjaer. Grazie alla loro esperienza, la squadra ha raggiunto un ottimo sesto posto in campionato, conquistando la qualificazione in Europa League.

Anche in Coppa Italia si è esibita una prestazione di tutto rispetto, raggiungendo le semifinali. Insomma, una stagione che ha visto il Milan rinascere dalle ceneri e guardare con ottimismo al futuro.

Nella stagione del Covid-19, la trasformazione del Milan sotto la guida di Pioli è stata un trionfo.

Grazie ad un 4-2-3-1 offensivo e compatto, la squadra ha conquistato un posto in Champions League, raggiungendo un prestigioso secondo posto.

Questo successo ha permesso a Pioli di rimanere sulla panchina del Milan anche nella stagione successiva.

In seguito alla vittoria del tricolore nella stagione 2021-2022, il suo contratto è stato rinnovato fino al 2025 e il suo stipendio aumentato a 7,4 milioni lordi.

Non solo Pioli figurina

Ma Pioli non è solo un allenatore di calcio: è anche un grande appassionato di basket, tanto che spesso tenta di applicare le sue conoscenze cestistiche nei suoi schemi di gioco.

Infine, un aneddoto particolare riguarda l’allenatore, oltre quindi Pioli figurina allenatore e calciatore : durante una partita di Fiorentina-Bari nel 1994, Pioli ha subito un arresto cardio-respiratorio che lo ha costretto a passare diversi giorni in ospedale, dimostrando la sua forza di volontà e la sua determinazione.

Dopo un emozionante match tra Bologna e Juventus nel 2013, si scatenò una vivace discussione tra Stefano Pioli ed Antonio Conte, durante la quale l’attuale allenatore del Milan accusò Conte di aver esagerato nei festeggiamenti.

Tra le attrici preferite di Pioli spicca Sandra Bullock e la sua canzone del cuore è La donna cannone.

In ricordo del capitano della Viola Davide Astori, prematuramente scomparso durante la sua prima stagione alla Fiorentina, Pioli ha un tatuaggio dedicato.

Il nostro allenatore ha una filosofia vincente che va oltre i semplici risultati, perché per lui l’obiettivo finale è ciò che conta veramente.

Riguardo ai rapporti con Zamparini, Pioli sa bene chi è davvero lui. Se un allenatore viene esonerato dopo solo 50 giorni, è un problema di chi compie tale scelta, non dell’allenatore stesso.

Sebbene la sua squadra voglia prendere spunto dall’Atalanta, il Milan ha una sua ben precisa idea di gioco e un’identità propria, che dovrà continuare a sviluppare per raggiungere il massimo potenziale.

Secondo Paolo Maldini, Stefano Pioli ha dimostrato di saper gestire una situazione complessa, allenando i giovani della squadra e dando loro un’identità. Maldini esprime la speranza di continuare con lui anche nella prossima stagione.

Le vittorie di Pioli

La multipla esperienza di Pioli – sia come giocatore che come allenatore – ha portato risultati importanti in campo, soprattutto con il Lazio. Questo oltre la presenza della Pioli figurina che racconta in immagini qualcosa ma non tutto.

La bacheca dei titoli di questo allenatore parla da sola: ha conquistato l’Eccellenza Emilia Romagna con il Colorno nel 1998-1999,

la Serie C1 con il Parma nel 1983-1984 (girone A),

la Serie A con la Juventus nel 1985-1986 e la Serie B con la Fiorentina nel 1993-1994.

Ma non è tutto: la Supercoppa UEFA, la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale portano la firma del tecnico italiano, tutti vinti con la Juventus tra il 1984 e il 1985.

E ancora, nella stagione 2021-22, ha aggiunto un altro scudetto alla sua collezione, conducendo il Milan alla vittoria del campionato di Serie A.

Lasciamo che i trofei parlino per lui.