Processo del lunedi 23 Aprile 1990

Puntata della storica trasmissione Rai, che celebra il secondo scudetto del Napoli, ma allo stesso tempo da spazio alle recriminazioni degli sconfitti. I rossoneri del Milan superati nella fase finale del campionato, protestano per i 2 punti assegnati a tavolino al Napoli, sul campo dell’Atalanta.

Festeggiamenti secondo scudetto del Napoli

Vari ospiti nello studio principale e in quelli collegati, vari protagonisti dei partenopei, collegati da Piazza Plebiscito, all’interno di una folkloristica cornice di pubblico che festeggia la vittoria.  In collegamento dagli studi Rai, dirigenti del Milan e giornalisti schierati dall’una e dall’altra parte, altri più neutrali.

Polemiche per la monetina che colpì Alemao

Tutti dibattono, moderati da Aldo Biscardi sul caso della vittoria a tavolino del Napoli a Bergamo, seguita dalla monetina lanciata dai tifosi orobici e che colpiva alla testa il brasiliano del Napoli.

Ognuno porta avanti le proprie ragioni, chi dice che il caso fu fondamentale, perchè il Napoli avesse il vantaggio sul Milan, per la conquista finale del titolo; Dall’altra parte c’è chi porta in evidenza che anche con un pareggio tra Napoli ed Atalanta, lo scudetto sarebbe andato agli azzurri. 

Riportiamo divisa in varie parti, la puntata intera di quella giornata, mettendo in risalto i personaggi che intervengono e quello che dicono.

Biazzo intervista Pasquale Nonno

Pasquale Nonno, all’epoca direttore del Mattino di Napoli, critica un collega che scriveva : “scudetto della vergogna”, riferito allo scudetto appena vinto dal Napoli.

Inoltre Nonno parlava di fare attenzione, a dire che il Milan ha intorno tanti nemici, perché vince… La a scarsa simpatia del Milan, perchè vince troppo ci può stare; Può essere magari perché al Milan non sanno perdere. 

Luciano Moggi vuole Intervenire

Biazzo passa la parola a Gianni Cerquieti, perché Luciano Moggi vuole Intervenire sulla questione..

Cerquieti ricorda la questione, la polemica di chi vuole parlare di scudetto giuridico e scudetto del campo; Moggi invece vuole parlare di questioni di aritmetica e ribadire che parlare di scudetto della vergogna è quantomeno esagerato.

Infatti continua Moggi “Alemao non lo abbiamo colpito noi, la normativa c’è e abbiamo fatto solo il nostro dovere”. 

Luciano Moggi sottolinea poi che tutti hanno visto questa vicenda, mentre ciò che era successo a Bologna nessuno l’aveva visto, poteva portare la sconfitta del Milan; Dice ancora che non voleva entrare in polemica, ma ci sono stati tirati dentro. 

Poi parla Alemao

Gianni Cerqueti introduce le interpretazioni di Alemao sui fatti, passando la parola a Salvatore Biazzo posto in prossimità del brasiliano. 
 
La tua impressione su tutto quello di cui stiamo discutendo, dice Salvatore Biazzo parlando a Ricardo Rogeiro De Brito, su questa sentenza passata in giudicato, qual’è il tuo parere.
 
Alemao dice che è normale che nasca la polemica, ora che il Napoli è passato davanti al Milan, altrimenti nessuno avrebbe detto niente su quest’episodio, il diiscorso dice Alemao : non siamo davanti al Milan per la vittoria a tavolino sull’Atalanta, ma perchè siamo in forma e stiamo giocando bene.
 
Alemao ribadisce che se poi ci fosse stato il gol del Bologna contro il Milan erroneamente annullato, allora già c’erano i punti di vantaggio del Napoli sul Milan, poi dice : ho fatto il mio dovere, ho giocato e in quell’episodio invece non me la sono sentita di continuare per il trauma ricevuto.
 
Rimane duro sul Milan che non sa perdere, da grande squadra che è, arrivata bene nella fase finale di 3 competizioni e non può vincerle tutte.

Parola ai tifosi, Palummella intervistato da Varriale

Biazzo passa la linea a Enrico Varriale, che sottolinea l’entusiasmo dei tifosi, ed è vicino a Gennaro Montuori detto Palummella. Varriale porta in risalto la sportività del pubblico napoletano che applaudi nell’88 alla vittoria del Milan al San Paolo, vittoria che portò i rossoneri allo scudetto.
 
Varriale chiede a Montuori (Palummella), come nacque quell’applauso, Palummella dice che l’applauso partì perchè il Milan giocò meglio del Napoli e che oggi i signori che stanno dall’altra parte (milanisti) stanno sbagliando un pò….
 
Perchè questa volta il Napoli ha meritato la vittoria, il Milan ha fatto 0-0 a Bologna faticando non poco, il Napoli a Bologna ha fatto quello che voleva, quindi oggi il Napoli è superiore al Milan, il Milan oggi deve applaudire il Napoli.

In studio Cascioli introdotto da Biscardi

Varriale da la linea a Biscardi, che introduce Lino Cascioli e Paolo Garimberti : Sulla polemica innescata da Cesare Lanza e quel titolo che ha lasciato tutti sul chi va là….
 
Cascioli è contento di inervenire in questo momento, cioè dopo che sono state esposte in maniera molto passionale, le ragioni di entrambe le parti; Si discosta dall’opinione di Pasquale Nonno che diceva che i giornalisti a volte possono essere se tifosi poco obiettivi;  Inoltre dice che purtroppo visto tutto ciò la discussione sul calcio nono può essere mai sdrammatizzata.
 
Cascioli poi sottolinea la totale legittimità dello scudetto del Napoli, anche se si dichiara simpatizzante del Milan, poichè non ci può essere uno scudetto giuridico e uno non giuridico come dichiarano i milanisti. Anche se poi non gli piace neanche il comportamento dell’arbitro nella partita del Milan contro il Verona.

Dopo parla Garimberti

Garimberti dice che, Cascioli ha tentato di sdrammatizzare, ma non vi è riuscito; “Anche io vorrei sdrammatizzare” dice, ma dice anche che è impossibile come sempre, nel calcio, poichè gli interessi sono troppi. Quando una corsa scudetto si chiude al fotofinish le polemiche ci sono state, ci sono e ci saranno sempre. Comunque attaccarsi alla vicenda della monetina è un pò specioso dice sempre Garimberti.

Il suo pensiero verte sul fatto che, anche se il Napoli non avesse vinto a tavolino a Bergamo, sarebbe stato comunque primo, con un punto avanti al Milan; E’ d’accordo con Ramaccioni, solo per via dell’arbitraggio “indisponente” di Lo Bello, nonostante questo il Milan non deve fare dietrologia.

Lo Bello ha gli stessi difetti del padre, senza averne i pregi, il regolamento è quello che è, in merito alle decisioni del giudice sportivo e quindi. Il Milan è vttima della sua ambizione da grande squadra, Ramaccioni non deve parlare di disgusto. infatti non c’è stato alcun complotto per far vincere lo scudetto al Napoli sul Milan